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sabato 7 luglio 2007

sono qui per renderti completamente libero

Tutto il mio lavoro consiste nel fare di te un "testimone". Tu vorresti che tutto fosse bello. Vorresti che tutte le esperienze fossero piacevoli. Non vuoi essere davvero un testimone. Cerchi continuamente consolazioni. E' per questo che vieni da me: per essere consolato, per farti dare una pacca sulla spalla. Se ti dico che va tutto bene, ti senti bene, ma per quanto tempo questo potrà aiutarti? Prima o poi svanirà. E così ritornerai ancora da me e aspetterai di nuovo la pacca sulla spalla. Non ti sarà di nessun aiuto e creerà una dipendenza da me. Devi essere indipendente. Devi essere te stesso. Devi essere solo.
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Non sono qui per darti dogma nei quali credere. Un dogma dà sicurezza. Io non ti faccio nessuna promessa per il futuro. Ogni promessa per il futuro rende sicuri. Io sono qui semplicemente per renderti sveglio e consapevole. E' tutto qui: vivere nel qui e ora, con tutta l'insicurezza, l'incertezza e i pericoli che la vita porta con sè.

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Non sono qui per perpetuare il passato. Quindi sono contrario a ogni tipo di conoscenza acquisita. Sono totalmente a favore dell'imparare, dell'apprendere. Imparare vuol dire innocenza, apertura, ricettività. Imparare vuol dire: "Non so e sono pronto a sapere". Conoscenza vuol dire: "Lo so già!". Il concetto di conoscenza è il più grande inganno che la società crea nella gente.

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Non sono qui per darti nessun dogma. Non sono qui per impartirti nessuna conoscenza. Ti aiuto semplicemente a vedere ciò che realmente è.
Non sono un messia, non sono un missionario. Non sono qui per creare una chiesa, o per dare una dottrina al mondo, una nuova religione - no.

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Il mio impegno è completamente diverso: una nuova consapevolezza, non una nuova religione; una nuova consapevolezza, non una nuova dottrina. Basta con le religioni e basta con le dottrine! L'uomo ha bisogno di una nuova consapevolezza.
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Non sono qui per importi alcuna religione. Sono qui per renderti completamente libero, senza pesi, senza zavorre, senza religione, senza ideologie. Solo un silenzio profondo, serenità, profondità e un volo che può arrivare fino alle stelle.

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Stai cercando una figura paterna che ti possa ispirare, che possa portare un po' di fuoco nella tua vita spenta. Ma se qualcun altro mette il fuoco nella tua vita, acquisisce potere su di te. Io non sono qui per portare fuoco nella tua vita, né di nessun altro. Io sono qui per aiutarti a vedere il tuo fuoco.

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Il mio lavoro consiste nel demolire tutte le bugie che ti circondano e non nel sostituirle con qualcos'altro, ma nel lasciarti completamente nudo nella solitudine. Io credo che soltanto nella tua solitudine potrai conoscere la verità, perché tu sei la verità. Non devi andare da nessuna parte per cercare la verità. Nemmeno Gesù, Krishna e Buddha possono darti la verità. Nemmeno io posso dartela. Non è qualcosa che qualcun altro possa darti.
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Il mio lavoro è aiutare tutte le religioni a morire pacificamente. Lo spazio che hanno occupato fino a oggi dovrebbe essere preso dalla scienza. Potremmo usare due definizioni: scienza per la realtà oggettiva e religione per quella soggettiva. Ma potremmo semplificare usandone una sola - scienza - con due diverse dimensioni: una verso l'esterno e l'altra verso l'interno.
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Non sono interessato a "chiarirti" la mente. Il mio impegno è quello di renderti consapevole della confusione della tua mente, della malattia della tua mente, di renderti consapevole della tua patologia... così che sarai costretto a disfartene. Non ti ci potrai aggrappare più.
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Il mio scopo è quello di insegnare la meditazione alle persone. La meditazione è l'arte di pulire lo specchio da tutta la polvere che la società, la religione e il sistema educativo hanno riversato su di te, di eliminare tutto quello che non è nato con te, di condurti in uno spazio di innocenza assoluta come quando sei venuto al mondo.
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Quello che sto facendo io qui è un divertimento, non è un lavoro. Quando non ci sarò più, il mio lavoro dovrà essere ricordato come un gioco, mai come un lavoro. Non prenderlo seriamente. La serietà è una malattia attraverso cui nessuno è mai riuscito ad andare oltre. La serietà è così pesante... Bisogna essere molto giocosi, allora si può andare oltre la gravità: si può volare.
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Osho - tratto da Osho Times 139, luglio 2007