sabato 19 aprile 2008

non puoi migliorarti



Non puoi migliorarti. E non sto dicendo che non avverrà mai alcun miglioramento, ricordalo – tuttavia non puoi migliorarti. Quando smetti di migliorarti, la vita ti migliora. In quel rilassamento, in quella accettazione, la vita inizia ad accarezzarti, la vita inizia a fluire attraverso di te. Nessun altro è mai stato simile a te e nessun altro sarà mai simile a te; tu sei semplicemente unico, senza confronti.

Accetta ciò che sei, amalo, celebralo – e proprio in quella celebrazione inizierai a vedere l’unicità degli altri, l’incomparabile bellezza di ogni essere umano.

L’amore è possibile solo quando esiste una profonda accettazione di se stessi, dell’altro, del mondo. L’accettazione crea l’ambiente in cui l’amore cresce, il terreno in cui l’amore può fiorire.

Ho sentito raccontare:
Un re andò nel suo giardino e trovò alcuni dei suoi alberi morenti, fiori e cespugli stavano appassendo. La quercia disse che stava morendo perché non riusciva a essere alta come il pino. Osservando il pino, il re lo trovò piegato perché non riusciva a sostenere i grappoli come la vite. E la vite stava morendo perché non era in grado di fiorire come la rosa. Infine trovò una viola, fresca e fiorente come sempre. Alla domanda del re, la viola rispose:

“Ho dato per scontato che, quando mi hai piantata, volevi una viola. Se avessi voluto una quercia, una vite o una rosa, avresti piantato quelle. Per cui ho pensato: visto che avevi piantato proprio me, dovevo fare del mio meglio per essere ciò che volevi. Io posso solo essere me stessa, e sto cercando di esserlo al meglio delle mie capacità”.

Tu sei qui perché questa esistenza ha bisogno di te, così come sei. Altrimenti sarebbe esistito qualcun altro! L’esistenza non ti avrebbe aiutato a essere qui, non ti avrebbe creato. Tu stai adempiendo qualcosa di assolutamente essenziale, qualcosa di fondamentale, così come sei. Se Dio avesse voluto un Buddha, ne avrebbe potuti creare quanti ne voleva. Ne ha generato uno solo, era sufficiente, e lo ha appagato nel profondo. Da allora non ne ha più prodotto un altro.

Invece ha creato te. Pensa semplicemente al rispetto che l’universo ti ha dimostrato! Sei stato scelto tu, non Buddha, non Cristo, non Krishna. E il motivo è questo: tu eri più necessario. Ora sei tu il più adatto. Il loro lavoro è compiuto, essi hanno contribuito la loro fragranza all’esistenza. Ora tu devi contribuire la tua.

Ma i moralisti, i puritani, i preti continuano a insegnarti, facendoti impazzire… è come se dicessero alla rosa: “Diventa un fior di loto.” E al loto: “Che fai? Devi diventare qualcos’altro”. Fanno di tutto per far impazzire l’intero giardino, e ogni cosa sta morendo – e questo perché nessuno può mai essere qualcun altro. È impossibile.

Ecco cos’è accaduto all’umanità: tutti stanno fingendo. Ogni autenticità, ogni verità è perduta, tutti cercano di apparire diversi da ciò che sono. Guarda semplicemente te stesso: stai fingendo di essere qualcun altro. E puoi solo essere te stesso – è impossibile, né potrà mai accadere, che tu sia qualcun altro. Rimarrai te stesso, sempre e comunque. Puoi godere di questa realtà e fiorire, oppure condannarla e appassire.

Osho

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